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Niccolò Paganini

Moto perpetuo in do maggiore op.11 (MS 72)

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La parte di chitarra si trova a Trento: fu acquistata dal violinista trentino Marco Anzoletti nei primi anni del Novecento presso l'antiquario milanese Buttafava, che a sua volta l'aveva acquistata nel 1901 da Andrea Paganini. Alla morte di Anzoletti (1929) la collezione paganiniana da lui posseduta andò alla Società Filarmonica di Trento, che nel 1941 la diede in deposito alla Biblioteca comunale di Trento, dove è conservata.

Originariamente composto nell'aprile del 1835, il Moto Perpetuo rimase inedito al tempo della morte di Paganini nel 1840, stampato nel 1851 sia a Parigi che a Magonza. Il pezzo non entrò realmente nel repertorio fino al 1932, quando Fritz Kreisler pubblicò una trascrizione del lavoro per violino e pianoforte.
E' un brano divertente e folgorante...un principio di sonata governa la costruzione della musica: quale apparente ordinarietà cela l'ingegnoso meccanismo della ripresa del passaggio di apertura!

 

 

 

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