Niccolò Paganini
Violin Concerto n°6
Il Concerto in Mi minore è locato presso l'Archivio storico del comune di Genova.
La revisione pubblicato nell'aprile 2017 è basata sul manoscritto analizzato.
Sebbene sia impossibile datarlo con certezza, il Concerto è sicuramente ascrivibile a una produzione giovanile di Paganini: riecheggiano modelli riconducibili a Kreutzer e Viotti. Il primo movimento Risoluto, formalmente molto bilanciato, è quasi un excursus di motivi violinistici preceduti da un’introduzione a capriccio. Inoltre si possono notare evidenti analogie tra il primo tema e l’incipit del Solo nel Primo Concerto.
L’Adagio in Mi maggiore è invece intimamente toccante: sembra anticipare i caratteri protoromantici e il tono delle romanze senza parole. Gli accenti operistici sono totalmente banditi, le cadenze non sono scritte ma affidate al gusto dell’interprete. Il virtuosismo è certamente meno pronunciato rispetto agli altri concerti, anche per via di un’impostazione che ancora rifugge i canoni teatrali.
L’ultimo movimento, una Polacca in forma di Rondò, anticipa il Terzo concerto in Mi maggiore. A ogni strofa del rondò accresce la brillantezza, fino a richiamare nel disegno e nell’intenzione l’undicesimo capriccio per violino solo.
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