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Presentazione alla trasmissione Jazz Wave
https://www.facebook.com/likeradiomusicandpassion.it/videos/1285327408157000/
Red Hot Peppers è un saggio sulla nascita della musica jazz che parla di blues, ragtime, bande, New Orleans e grandi musicisti. Il taglio saggistico, privo di aneddoti, cerca di fare chiarezza sulle origini di alcune tra le più influenti forme di popoular music del XX secolo.
Acquista in formato Kindle
costo: 14 €
incluse spese di spedizione
Informazioni:
ammazzabruchi@libero.it
https://www.paypal.me/gabrielezanetti
Presentazione Sabato 2 aprile 2016
Festival "Note d'autore" Cremona
http://www.laprovinciacr.it/scheda/cultura/135569/-Note-d-autore--.html
Fabio Larovere
PREFAZIONE
Sebbene non risalgano a un’ineffabile e remota età della Preistoria, ma alla fine del diciannovesimo secolo, le origini del jazz continuano a essere avvolte da un certo alone di mistero. Echi africani, suggestioni cubane, retaggi europei, cabaret e campi di cotone: come questi e molti altri riferimenti, così eterogenei, abbiano potuto trovare una sintesi in un universo musicale dai contorni definiti, sembra difficile comprendere e spiegare. Come stupirsi, del resto, se ancora oggi non si conosce né la provenienza né l’esatto significato della stessa parola jazz? Tra i suoi molti meriti, il libro di Gabriele Zanetti ha in primo luogo l’umiltà di provare a mettere ordine in questo intreccio di storie e geografie sonore senza pregiudizi né il desiderio di imporre etichette e categorie, semplicemente accumulando dati e informazioni, evidenziando legami e differenze, descrivendo incontri e scontri tra musicisti. Anziché concentrarsi sul quadro, quindi, Zanetti si occupa delle singole tessere del mosaico, esplorando in particolare i due affluenti più significativi del jazz, il blues e il ragtime, rivelando come essi riflettano a loro volta in parte il passato – l’eredità poliritmica e armonica della musica africana tanto spesso sottolineata, ma anche gli influssi centroamericani e le non trascurabili contaminazioni con la cultura europea – e in parte possiedano dei caratteri di dirompente novità, impronta creativa di autori come Scott Joplin o, ancor più, Jelly Roll Morton. Se un’immagine unitaria della nascita del jazz si va perciò formando, pagina dopo pagina, non è certo una composizione ma semmai un’esaltazione delle contraddizioni che la determinano: le note blu appaiono, in effetti, l’esito scoppiettante – e per questo qualificatosi di lì in poi come un linguaggio eclettico e capace di segnare col suo dinamismo l’intero ventesimo secolo – di un irripetibile incontro tra culture, di una combinazione meticcia in cui le differenze non sono ostacolo ma premessa e spirito dell’esperienza artistica. Di questo cammino, con riflessioni non banali sulla coeva nascita dell’industria musicale, il libro di Zanetti ci rende consapevoli, guidandoci con rigore e passione. E se la natura fluida e camaleontica del jazz costituisce il suo vero elisir di lunga vita, raccontarne i caratteri e le premesse appare ancora più un lavoro indispensabile e degno di ammirazione..
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Red Hot Eight Peppers
Original Brixieland Jazz Band
Gabriele Rubino - clarinetto
Michele Goglio - sax
Massimo Pietta - tromba
Osvaldo Tagliani - trombone
Paolo Tognola - pianoforte
Carlo Turra - contrabbasso
Andrea Perini - batteria
Gabriele Zanetti - banjo
Proposta di programma.
Carrellata di brani traditional arrangiati secondo
il dixieland old style. Divertimento e ritmo anni Dieci!
I programmi proposti sono indicativi, e possono subire integrazioni o cambiamenti.
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