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Giancarlo Facchinetti

Brani inediti per pianoforte

Facchinetti VariazioniChiara Bertoglio
00:00 / 06:18

 

 

 

TEMA CON VARIAZIONI
SU UN CORALE DI G. S. BACH PER PIANOFORTE FZ 308


Ultimo lavoro significativo per pianoforte scritto da Giancarlo Facchinetti, scritto nel 2015 per Enrico Pompili, è costruito sul corale Befiehl du deine Wege, utilizzato da Bach con diverse armonizzazioni in varie cantate e anche nella Passione secondo Matteo. La scrittura, che esalta il virtuosismo dell'interprete, mescola liberamente elementi stilistici di epoche diverse, tratto caratteristico della produzione del compositore bresciano, in particolare dopo il 2000. Così, il motivo
originale viene manipolato inserendolo in contesti antitetici, da sequenze toccatistiche à la Prokof'ev a processi di disgregazione del materiale sonoro che ricordano Skrjabin, come accade nella terza variazione, sempre con una particolare attenzione al gioco combinatorio contrappuntistico. Dopo la sesta variazione, incisiva e brillante, la coda
ricompone un'atmosfera più trattenuta, in bilico tra meditazione e alienazione.

 

 

 

CONTRAPPUNTI PER PIANOFORTE (OMAGGIO A BACH) FZ 75


Scritto nel 1975 su commissione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, e interpretato in prima esecuzione assoluta da Massimiliano Damerini, Contrappunti per pianoforte (omaggio a Bach) FZ 75 si inserisce nel periodo più “radicale” della produzione di Giancarlo Facchinetti, compreso tra il 1970 e il 1980, caratterizzato da una scrittura seriale sistematica e rigorosa. Contrappunti è una pagina estremamente intricata e complessa da decifrare, sia dal punto di vista compositivo che esecutivo; per la radicalità d'impostazione e la contrazione puntillista del discorso musicale è uno dei lavori che più coglie l'eredità di Anton Webern e si avvicina allo stile impervio di Camillo Togni – tra i mentori di Facchinetti, che tuttavia avrà come riferimento ideale soprattutto Alban Berg - concedendo assai poco all'ascoltatore e ponendo serie difficoltà all'interprete, chiamato a dare coerenza ad un impianto sonoro che tende inesorabilmente alla disgregazione. L'omaggio a Bach non si riferisce all’impiego di materiali tematici: l'arte del Kantor di
Lipsia viene piuttosto incisivamente evocata con un uso particolarmente raffinato delle tecniche contrappuntistiche e delle combinazioni seriali, che è più facile afferrare sulla pagina scritta che non all'ascolto. La componente speculativa di questa musica costituisce forse anzi il senso stesso del tributo al grande maestro, la cui sapienza polifonica fu per il Facchinetti dodecafonico un riferimento altrettanto importante che gli autori della seconda scuola di Vienna.

 

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Giancarlo Facchinetti (Brescia, 4 aprile 1936 - Brescia, 7 giugno 2017) è stato un compositore, direttore d'orchestra, pianista e didatta italiano. Diplomato in composizione, pianoforte, direzione d’orchestra, musica corale e direzione di coro, è stato allievo di Bruno Bettinelli, Amerigo Bortone, Guido Farina, Antonino Votto e Ada Carati; tra i compositori determinanti per la sua formazione occorre inoltre ricordare Franco Margola e Camillo Togni. Ha insegnato nei Conservatori di Parma, Verona, Bolzano e infine a Brescia, dov’è stato Direttore dal 1979 al 1981; è stato inoltre docente presso la Scuola Diocesana di musica "Santa Cecilia" di Brescia. Tra i suoi allievi, Paolo Ugoletti, Tommaso Ziliani, don Alberto Donini, Andrea Rosa, Claudio Bonometti, Daniel Espen.
Ha svolto attività concertistica come collaboratore pianistico e in duo, in particolare con il violoncellista Luigi Bossoni; ha fondato, con alcuni compositori milanesi, la GMC (Associazione Giovani Musicisti Contemporanei), è stato presidente delle “Settimane Barocche” di Brescia e membro per molti anni della Deputazione del Teatro Grande di Brescia. Nel 1985 ha fondato l’Orchestra da Camera di Brescia, con la quale ha svolto attività concertistica presso varie società di concerti in Italia e all’estero. Come compositore, è stato vincitore di alcuni concorsi nazionali ed internazionali, a partire dal prestigioso premio "Viotti" del 1960, appartenente alla scuola dodecafonica italiana dal 1954, è autore di musiche sinfoniche e cameristiche eseguite alla Rai, presso Enti Sinfonici italiani, in molte città italiane e straniere (in Germania, Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Svizzera, Francia, Belgio, Yugoslavia, Thailandia, Canada) e in festival internazionali. Molti suoi lavori sono stati pubblicati dagli editori Sonzogno, Eufonia, Oca del Cairo, Sonitus; è autore di musiche da scena per spettacoli di prosa curati da alcuni fra i maggiori registi italiani, tra cui Mina Mezzadri, Massimo Castri e Nanni Garella, e di varie operine da camera. Nel 1989 è stata rappresentata la sua opera La finta luna nella stagione lirica del Teatro Grande di Brescia, che nel 2018 ha promosso la rappresentazione postuma, in prima assoluta, del suo ultimo lavoro, Viaggio musicale all'inferno. Ha scritto inoltre l’opera in tre atti Il cavaliere genovese su libretto del fratello Alberto e tratta da un soggetto di Kleist; non ancora rappresentata. Tra gli altri lavori nell'ambito del melodramma occorre ricordare Sarà forse Maria e La sposa sull’acqua, opere in un atto eseguite rispettivamente a Cesena e Foggia. Per la sua lunga carriera, è stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra i quali occorre ricordare la Medaglia d'Oro per Meriti Artistici conferita dal Sindaco di Brescia nel 2006, il titolo di Accademico dell'Ateneo di Brescia e il Premio Mauro Ranieri, assegnato nel 2012.

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